Responsabilità civile, etica e tutela dei diritti di proprietà intellettuale nei sistemi di intelligenza artificiale
Il presente contributo è stato redatto per Quotidiano Giuridico ed è disponibile in forma integrale a questo link.
Abstract. Il Parlamento Europeo ha di recente adottato tre risoluzioni contenenti raccomandazioni per la Commissione Europea in vista della redazione e stesura dei futuri regolamenti sull’intelligenza artificiale. Le risoluzioni recano indicazioni volte alla definizione di un quadro giuridico europeo in materia di responsabilità civile, principi etici e tutela dei diritti di proprietà intellettuale nei sistemi di intelligenza artificiale.
Il 20 ottobre 2020, il Parlamento Europeo ha adottato tre risoluzioni contenenti raccomandazioni per la Commissione Europea in vista della redazione e stesura dei futuri regolamenti sull’intelligenza artificiale (IA) e in particolare:
- Risoluzione recante raccomandazioni alla Commissione su un regime di responsabilità civile per l’intelligenza artificiale;
- Risoluzione recante raccomandazioni alla Commissione concernenti il quadro relativo agli aspetti etici dell’intelligenza artificiale, della robotica e delle tecnologie correlate;
- Relazione sui diritti di proprietà intellettuale per lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale.
Queste tre iniziative fanno seguito alla pubblicazione da parte della Commissione, il 19 febbraio 2020, del Libro bianco sull’Intelligenza Artificiale e anticipano le proposte legislative che la Commissione dovrebbe presentare nella prima metà del 2021.
Le sopracitate risoluzioni mirano a promuovere l’innovazione preservando l’etica e la fiducia nelle nuove tecnologie, tutelando i diritti di proprietà intellettuale di tutti gli stakeholder e definendo un quadro chiaro in materia di responsabilità dei soggetti coinvolti.
Il Parlamento sottolinea che, per sfruttare in modo efficiente i vantaggi e prevenire possibili usi impropri dei sistemi di IA, nonché per evitare la frammentazione normativa nell’Unione, sia essenziale disporre una legislazione uniforme, guidata da principi etici e adeguata alle esigenze future; appare dunque fondamentale la definizione di un quadro giuridico orizzontale e armonizzato, basato su principi comuni, per garantire la certezza giuridica, fissare norme uniformi in tutta l’Unione e tutelare efficacemente i valori europei e i diritti dei cittadini.
Continua a leggere su Quotidiano Giuridico.